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Nella comunicazione convergente si cercano di sfruttare i social e l’Intelligenza artificiale per arrivare in maniera più diretta al consumatore finale: ecco come farlo con l’Automation Email Marketing

Nell’era del digitale le strategie di marketing cambiano in fretta e tutto e sempre più orientato verso una comunicazione più diretta e stimolante e sempre meno invadente. Proprio da questo principio nasce il convergent marketing, un tipo di pubblicità che vuole intercettare i bisogni del singolo consumatore sfruttando social media, smartphone e AI. Esistono tanti modi per declinare questo tipo di filosofia nel concreto, e uno di questi è l’Automation Email Marketing, un asset fondamentale per aziende b2b o b2c e che se sfruttato al meglio può garantire ottimi risultati.

Che cos’è l’Automation Email Marketing

L’Automation Email marketing può essere letto come l’evoluzione dell’email marketing tradizionale. Il principio su cui si fonda è la segmentazione accurata del pubblico, principio cardine della comunicazione convergente. Tramite una profonda analisi dei dati cliente per cliente, e la successiva creazione di workflow (ovvero sequenze di email) è possibile orientare l’invio di email diverse a seconda del tipo di utente, di quali azioni ha fatto in passato e di quelle che ci aspettiamo farà in futuro.

Insomma, questo asset dà la possibilità di creare strategie customer oriented che aumentano il grado di personalizzazione della comunicazione aziendale. C’è forse qualcosa più convergent marketing di questo?

Come si fa Marketing convergente con l’automazione dell’email

Vediamo più nel dettaglio come funziona l’Automation Email Marketing. Prima di tutto, occorre affidarsi a un software, e sul mercato ne esistono tantissimi che possono venire incontro alle diverse esigenze aziendali. Tra i più famosi, impossibile non citare ActiveCampaign e Klaviyo: entrambi permettono di creare DEM, flussi automatici, pubblici e tanto altro ancora.

Ognuno di questi ha un diverso abbonamento a seconda della dimensione del database. Una volta installati, è possibile cominciare a dare vita ai vari set up. Ecco un piccolo dizionario dell’Email Marketing Automation.

DEM

La Dem è una mail con una comunicazione diretta che viene inviata a tutto il database. Questo tipo di email non è automatico, ma viene creata e inviata manualmente.

Work Flow (o flussi automatici)

A differenza delle DEM, con questi software è possibile creare dei flussi automatici di email, ovvero una sorta di percorso che accompagna l’utente email dopo email. Ogni flusso ha delle condizioni di ingresso e di uscita. Facciamo un esempio: un’azienda decide di creare un flusso di benvenuto per tutti gli utenti che si iscrivono alla newsletter. Il trigger, ovvero la condizione di ingresso sarà quindi ogni qual volta un utente si iscrive.

In questo flusso, che può contenere una, due, tre o infinite mail, può avere anche delle condizioni di uscita. Si può decidere, ad esempio, di far uscire un utente ogni qual volta compie un’azione sul nostro sito, se effettua un acquisto o richiede informazioni per una consulenza, e farlo entrare in un altro flow con una comunicazione adatta alle sue esigenze.

Liste e Segmenti

Il pubblico iscritto al Database può essere suddiviso in diverse liste e segmenti, che cambiano in base alle condizioni che si sono decise. La differenza fra liste e segmenti è molto semplice: le prime sono elenchi di utenti che si sono caricati o che si popolano in base a un’azione. Ad esempio, è possibile avere la lista Madre, dove si raccolgono i contatti di chi si iscrive alla newsletter, ma anche liste più strette, come gli ex clienti, i lead raccolti da una campagna specifica e così via.

A differenza delle liste, i segmenti sono dinamici, ovvero si popolano in maniera automatica. E qui viene il bello, poiché si possono scegliere davvero infinite condizioni: utenti che non aprono la mail da x giorni, utenti che hanno effettuato almeno un acquisto negli ultimi 30 giorni, utenti che hanno speso almeno 250 euro, e così via. Le possibilità qui sono davvero infinite.

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Pop up e form

Questi software permettono anche di creare popup e form che è possibile embeddare in un sito web. In questo modo potremo andare a segmentare e comunicare in maniera convergente anche sul sito. Un esempio è uno sconto particolare, che si vuole mostrare solo a un certo tipo di utenti che visitano una determinata pagina: creando un pop up è possibile comunicarglielo e permettergli di rimanere in contatto con l’azienda lasciando le sue informazioni. Ogni popup sarà poi collegato a un workflow, con delle mail specifiche e verticali.

Metriche e dati

Non va dimenticato come ultimo punto l’analisi delle metriche. Valutare il tasso di apertura delle mail, il click rate, il conversion rate e tanti altri parametri è fondamentale per ottimizzare il lavoro di automazione e capire dove è possibile migliorare ulteriormente la comunicazione. Questi software offrono dashboard molto specifiche, dove possibile osservare il comportamento di ogni singolo utente, ogni singola mail e ciascun workflow.

Le scelte strategiche nella comunicazione convergente

Abbiamo visto come l’Automation Email Marketing costituisce un ottimo strumento per aiutarci a raggiungere il pubblico. Come sempre tuttavia, l’aspetto più importante nella comunicazione è la creazione di una strategia. Soprattutto nel marketing convergente che, per sua natura, richiede un livello di orchestrazione e di integrazione molto elevato fra le diverse attività. Nel pianificare la nostra prossima campagna di comunicazione, insomma, assicuriamoci di partire con il piede giusto.