Saper comunicare significa avere ben chiaro cosa si vuole raccontare, a chi si vuole farlo e soprattutto con quali modalità: ma come fare a gestire questo aspetto in uno scenario in continuo mutamento?
La gestione della comunicazione è un aspetto imprescindibile per qualsiasi brand o azienda. Saper comunicare al meglio su ogni canale, sia online che offline, è in effetti l’unico modo che una qualsiasi realtà ha per arrivare ai propri clienti, per poter lanciare un messaggio o farsi conoscere e di conseguenza per rafforzare la propria Brand Identity e acquisire credibilità.
Lo scenario che si presenta oggi è sicuramente complesso e in continuo mutamento: nuovi social, nuovi stili comunicativi, una direzione che va sempre più verso il cliente singolo e non grandi masse di pubblico, ma soprattutto un’alta competizione sulle varie piattaforme pubblicitarie. L’avvento dei nuovi social network e la presenza sempre più importante dell’Intelligenza Artificiale sicuramente rendono il quadro ancora più complesso.
Tuttavia, non bisogna spaventarsi di fronte al cambiamento, ma al contrario saperlo comprendere e adattare la propria comunicazione alle nuove frontiere del marketing.
Ecco qualche punto che occorrerebbe non dimenticarsi mai quando si vuole comunicare online.
Formare risorse
La formazione è il primo punto se si vuole migliorare la propria comunicazione. Formarsi e formare risorse interne dedicate al marketing e alla comunicazione del brand di un’azienda è la chiave se si vuole restare al passo con i tempi.
Soprattutto per quanto concerne il mondo della comunicazione web, siamo di fronte a modelli e schemi dinamici, che cambiano a volte nel giro di poche settimane. Proprio per questo ogni azienda dovrebbe investire in formazione. Webinar, corsi, marketers room, eventi e tanto altro ancora: se parliamo del mondo della formazione c’è davvero un universo di possibilità.
Emergere dal rumore di fondo
Farsi notare, acquisire credibilità e differenziarsi dai competitor è sicuramente una chiave su cui si può lavorare parecchio. Comunicare significa, nel concreto, creare messaggi, e questi possono essere di diversi formati a seconda della destinazione. È possibile ad esempio creare contenuti visivi, video o statici, da pubblicare su canali social, oppure manifesti, volantini, brochure, testi per comunicati stampa, siti, email e così via.
Insomma, se può sembrare scontato che ogni canale di comunicazione richieda contenuti di diverso tipo, quello su cui bisognerebbe lavorare è creare messaggi originali, diversi, che escano dal cosiddetto rumore di fondo. I consumatori sono bombardati ogni giorno da pubblicità e sapersi distinguere, magari puntando più sull’emotività, toccando dei pain point originali oppure fornendo soluzioni concrete ed esclusive può essere una chiave per non diventare uno dei tanti.
Piani editoriali e sviluppo di contenuti
Se nella teoria è tutto chiaro, come si mette in pratica tutto questo? Organizzando calendari e piani editoriali e puntando in maniera insistente sullo sviluppo di contenuti. Avere piani editoriali per quanto riguarda gli eventi offline, i social, le DEM o eventi ai quali si dovrà partecipare permette non solo di organizzare al meglio tutte le risorse aziendali, ma anche di programmare una comunicazione a lungo termine.
Questo non deve valere soltanto per la comunicazione con il pubblico, ma anche con potenziali partner. Saper creare presentazioni efficaci, sia dal punto di vista del contenuto che esteticamente originali, può davvero fare la differenza.
Individuare testimonial e influencer
Altro punto molto importante è l’associazione di un brand a personaggi che diventino portavoce dei valori del marchio. Avere un testimonial o investire sull’influencer marketing è come sfruttare un canale di amplificazione molto potente e di conseguenza arrivare a molte più persone. Proprio per questo, in una strategia di marketing e comunicazione aziendale, bisognerebbe sempre destinare parte delle risorse a questo asset.
Fare networking
Abbiamo accennato a presentazioni destinate a potenziali partner o collaboratori e questo ci porta dritti al prossimo punto: fare networking. Anche questo è un asset che non può prescindere dalla comunicazione al giorno d’oggi. Il mondo è fatto di relazioni e stringere partership importanti può avere come diretta conseguenza la crescita del brand o un aumento di clienti, vendite o altri KPI. Partecipare a tavole rotonde, tavoli tematici, farsi conoscere dal proprio settore di riferimento, oppure creare collaborazioni con altri brand (anche con una provenienza di settore differente) è sicuramente un punto da non trascurare.
Concentrare gli sforzi ed evitare le attività superflue
Un ultimo punto, non per importanza, è relativo all’effort che ogni azienda dovrebbe destinare al marketing e alla comunicazione. Va da sé che grandi gruppi, che dispongono di tante risorse, possano permettersi di gestire una comunicazione ad ampio spettro e sfruttare tutti i canali che il mercato ci mette di fronte.
Ma cosa fare invece se si parla di una piccola realtà o di un’azienda con risorse dedicate alla comunicazione limitate? La risposta è un semplice mantra: fare poco, e farlo bene.
Non occorre essere per forza ovunque, presidiare tutti i canali social, partecipare a tutti gli eventi e tappezzare intere città di cartelloni, manifesti o brochure. Il rischio di andare in over-effort è dietro l’angolo, e questo è sinonimo di errori, comunicazioni poco chiare e messaggi banali.
Al contrario, presidiare pochi canali, costruire le giuste relazioni e partecipare ai giusti eventi, organizzandoli con calma e preavviso, può ripagare il lavoro con risultati migliori.