Panduit, partner storico di Competition, si racconta e racconta l’evoluzione del mercato da un punto di vista diverso: quello delle infrastrutture.
Quando si tratta di pensare al digitale, troppo spesso ci si sofferma sugli aspetti più immediatamente visibili e comunicabili: software, servizi, prodotti e in generale tutto quello che appare immediatamente ai nostri occhi. Dimenticando, nella maggior parte dei casi, che il tutto è reso possibile dalle infrastrutture che, ogni giorno garantiscono la continuità di servizi essenziali come la connettività, i server e il Cloud stesso.
Panduit Italia, leader nel settore delle infrastrutture e della connettività di rete, si occupa proprio di questo. Con il supporto di Competition per quanto riguarda la comunicazione, da più di quindici anni. In questa intervista ripercorriamo insieme a Gian Piero De Martino, Area Manager di Panduit Italia, la storia di questi “primi” quindici anni trascorsi insieme. A partire proprio dalla comunicazione nei settori tecnici, che presenta numerosissime peculiarità.
Fare comunicazione e pubbliche relazioni nei settori tecnici non è sempre facile: quanto è importante che la comunicazione sia di qualità e competente anche sotto il profilo tecnico?
Nei settori tecnici come il nostro, è essenziale che i professionisti ai quali ci si rivolge comprendano in modo accurato e completo i dettagli tecnico-funzionali, nonché i benefici delle soluzioni, dei servizi o delle innovazioni rappresentate. Una parziale o mancata comprensione da parte del nostro interlocutore più diretto, può portarlo ad errori di valutazione e a dannosi fraintendimenti; pertanto, la competenza tecnica della fonte e la sua chiarezza sono certamente fondamentali.
Attraverso queste stesse qualità si guadagna l’attenzione e la fiducia del proprio ascoltatore. Partendo dal fatto che le persone tendono a fidarsi di esperti che dimostrano di conoscere ciò di cui parlano, che abbiano reputazione nel mercato di appartenenza e comprovata credibilità.
Non dobbiamo inoltre dimenticare l’Accuratezza dell’informazione trasferita, poiché in determinati ambiti funzionali come nell’IT, e nell’Industria in genere, anche un piccolo errore può avere conseguenze significative. La comunicazione imprecisa o errata può causare danni finanziari o mettere a rischio la sicurezza di persone e cose. La precisione è quindi fondamentale per evitare errori che possono dimostrarsi molto costosi.
Ogni comunicazione e relazione deve poi sapersi adattare alla propria audience. È perciò importante tradurre il linguaggio tecnico in modo comprensibile per un pubblico non tecnico, per esempio utilizzatori finali o stakeholder aziendali. D’altro canto, è altrettanto importante essere in grado di utilizzare un corretto linguaggio tecnico, quando si interagisce con professionisti del settore di riferimento. Una buona dose di flessibilità nel business non guasta mai.
La comunicazione di estrazione tecnica, come ben sappiamo svolge da sempre un ruolo cruciale nell’introdurre nuove tecnologie e innovazioni. Succede in molte realtà come Panduit. È per noi indispensabile saperne comunicare i vantaggi in modo chiaro e convincente, per accendere l’interesse e ottenerne un auspicabile impiego applicativo.
La competenza tecnica, tuttavia, oggi si scontra con in mercato in cui il cambiamento è sempre più tumultuoso, al punto che in alcuni casi anche i protagonisti stessi faticano a tenere il passo. Ecco che la tempestività nella comunicazione diventa un tema importantissimo.
In un contesto di cambiamento sempre più rapido, il mondo della tecnologia evolve, da sempre, in modo ancora più frenetico. Quanto incide questo sulla comunicazione? E quanto vale la capacità di esplorare settori nuovi?
Il rapido cambiamento tecnologico al quale tutti assistiamo ha un impatto significativo sui diversi modi di comunicare, per esempio Velocità e Tempestività che permettono di diffondere le informazioni in tempo reale ed al momento giusto. In questo ci sono di aiuto le piattaforme digitali e i social media, con le loro diversità di canale. Tutti noi, aziende e individui, dobbiamo essere più pronti e reattivi nella gestione della comunicazione, per essere in grado di raggiungere in maniera efficace il nostro pubblico.
La velocità dunque è indispensabile oggi, a patto che non si debba scendere a compromessi con chiarezza e qualità dei messaggi che si trasmettono. Soprattutto in un mondo in cui è indispensabile relazionarsi con numerose piattaforme diverse.
Sappiamo inoltre che la tecnologia influenza i modi in cui le persone interagiscono con le piattaforme e utilizzano i contenuti. Ancora una volta le aziende devono saper adattare la loro narrazione e strategia di comunicazione per restare rilevanti verso coloro ai quali si rivolgono.
Nel contesto tecnologico in evoluzione, l’innovazione può avvenire in modi imprevedibili e in settori precedentemente inesplorati. Ecco perché è importante essere flessibili e aperti all’esplorazione di nuovi settori, diversificando e distinguendo la propria proposta, aprendosi così a nuovi mercati, settori, clienti e partner.
Essere attenti alle novità senza entusiasmi ma anche senza pregiudizi, per prepararsi agli scenari possibili di domani. E in qualche modo avere sempre un “piano B” a disposizione.
Questo approccio contribuisce anche a ridurre il rischio di dipendenza, se troppo concentrati da un unico filone di business, che in maniera improvvisa potrebbe implodere a causa di fattori esterni, incontrollabili.
Non dimentichiamo, infine, che l’esplorazione stimola l’innovazione attraverso l’applicazione di idee e tecnologie provenienti da altri contesti e la capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze di nuovi settori può divenire un vero vantaggio competitivo.”
La novità, insomma, può essere anche fonte di opportunità. Purché non diventi né l’unico argomento di decisione né il pretesto per dimenticare quanto c’è di buono nelle modalità più tradizionali.
La tendenza oggi è quella di “dematerializzare” la comunicazione, mentre spesso la nostra collaborazione è stata caratterizzata anche dalla presenza e partecipazione attiva agli eventi. Qual è il vostro approccio a questo tipo di attività?
La dematerializzazione è una tendenza amplificata dalla crescente digitalizzazione della società. Molte attività e interazioni umane sono ora supportate da strumenti digitali che consentono alle persone di comunicare e collaborare anche a distanza, il che è particolarmente utile in situazioni in cui la partecipazione fisica agli eventi non è possibile o non pratica.
Tuttavia, è importante notare che la dematerializzazione della comunicazione non può evidentemente sostituire né la presenza fisica né tantomeno l’interazione umana. Per fortuna, molte attività sulle quali puntiamo beneficiano ancora della partecipazione di persona, proprio perché determinati aspetti dell’interazione umana non sono replicabili dagli strumenti digitali. Una stretta di mano, uno sguardo di intesa e la lettura del linguaggio del corpo, per noi valgono sempre di più di tante interazioni asettiche, che l’abuso della dematerializzazione della comunicazione può comportare. Sempre meglio sapere dosare e bilanciare e quando possibile, promuovere sempre la partecipazione attiva agli eventi in presenza.
Parlando di novità, di recente avete sperimentato i video interattivi. È importante seguire i nuovi trend e provarli sul campo?
È assolutamente importante conoscerli, familiarizzarci, testarli, utilizzarli e divulgarli. Cosa che abbiamo fatto con piacere nell’ultimo periodo raccogliendo l’ultima sfida prospettataci da Competition, nella realizzazione della piattaforma video-interattiva. Una nuova esperienza per noi e per il nostro pubblico, avvicinandolo ancor di più all’unicità di Panduit ed invitandolo ad incontrarci di persona per toccare con mano quanto scoperto attraverso la navigazione personalizzata, secondo le esigenze del singolo visitatore.
Non siamo stati i primi ma non saremo nemmeno gli ultimi ad averlo fatto, consci che un nuovo trend spesso diventa lo standard di domani: quindi meglio arrivarci preparati.
I video interattivi sono una proposta che Competition porta in modo pionieristico sul mercato italiano. Mercato che, come tutti quelli nazionali, ha peculiarità e caratteristiche che rendono alcune strategie e modalità più appetibili di altre. Ecco quindi che ci troviamo a parlare proprio dei mercati locali.
Parliamo ora del mercato italiano che, come ogni mercato locale ha le sue specificità: quanto è importante conoscerle per tenerne conto nella comunicazione, anche per un’azienda internazionale?
La specificità del mercato italiano è un parametro di cui è necessario tenere conto quando si sviluppano strategie aziendali o di marketing. L’Italia è una nazione con la propria cultura e storia, certamente uniche rispetto ad altre realtà. Questo significa che ci sono alcune peculiarità che possono influenzare notevolmente il successo o l’insuccesso di un’azienda.
La lingua, con le sue sfumature, è ovviamente fondamentale per la comunicazione e per renderla efficace. Comunicare in modo appropriato è perciò ben diverso dal semplice tradurre. La comunicazione deve sapere entrare nelle dinamiche locali del business, nei suoi equilibri ed abitudini.
Oltre alla cultura e tradizioni, ci sono poi leggi, normative e regolamenti nazionali, spesso diversi da altri paesi, ai quali è necessario conformarsi, comprendendone le implicazioni per le attività aziendali.
C’è poi il capitolo della concorrenza locale, che anch’essa varia notevolmente da una regione o territorio all’altro, così come le tendenze di mercato che possono differire da un’area all’altra. Le preferenze e le necessità variano in funzione delle diversità territoriali ed ecco che la gestione delle relazioni con i clienti richiede la capacità di adattamento alle specifiche esigenze. In sintesi, il mondo non è così uniforme come molti vorrebbero farci credere, tantomeno l’Italia.
Serve, dunque, e servirà sempre, una forte aderenza alle realtà locali per comunicare in queste in modo efficace, soprattutto quando si opera in settori in cui la fiducia reciproca fra cliente e fornitore è fondamentale.
Come si è evoluta la tecnologia negli ultimi anni? E come la comunicazione ha seguito, o deve seguire, questa evoluzione?
Facendo un rapido e seppur parziale riepilogo per punti, negli ultimi decenni abbiamo assistito all’esplosione dei sistemi comunicazione, dapprima fissi e poi senza fili. È cresciuta poi la necessità di essere rintracciabili ovunque in qualsiasi momento (avvento del teledrin e dei pager); di poter disporre di informazioni in tempo reale (videotel); teletrasportando parole ed immagini nel loro formato originale (telefax) e fino all’inizio degli anni 2000, quando esplode il Mobile (dal Blackberry all’IPhone) con l’annessa connettività.
Le strategie di comunicazione devono essere pertanto ottimizzate per l’utilizzo di tutti questi dispositivi e servizi mobili attuali e futuri, garantendo la migliore esperienza possibile per l’utilizzatore di queste piattaforme.
L’Intelligenza Artificiale sta trasformando la comunicazione attraverso chatbot, assistenti virtuali e strumenti di analisi. Queste tecnologie consentono la comunicazione automatizzata, la personalizzazione delle interazioni e l’utilizzo di dati sempre più approfonditi per migliorare l’efficacia della comunicazione.
La Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata stanno anche loro cambiando il modo di comunicare e presto di apprendere, attraverso esperienze immersive. Le aziende stanno quindi già iniziando a sfruttare queste tecnologie per creare presentazioni virtuali, esperienze di formazione e contenuti interattivi.
Su questi temi in particolare, l’impegno in termini di comunicazione deve essere sempre maggiore: quando gli strumenti sopra citati saranno ampiamente diffusi, sarà necessario usare nuovi codici e nuove modalità che ne tengono conto senza stravolgere, come abbiamo detto finora, né l’unicità della comunicazione aziendale né le peculiarità non replicabili, per esempio, della comunicazione in presenza.
Big Data e Analytics, cioè l’accesso a enormi quantità di dati, ha reso possibile anche l’analisi approfondita dei comportamenti delle persone. Questi dati possono essere utilizzati per adattare la comunicazione in modo sempre più mirato e personalizzato.
C’è poi una maggiore attenzione alla Sicurezza Informatica. La protezione dei dati dei clienti e delle informazioni aziendali è fondamentale, tanto quanto la comunicazione.
Reti 5G e 6G migliorano velocità e stabilità delle connessioni, consentendo comunicazioni in tempo reale e nuove opportunità per servizi e applicazioni basate sulla rete.
In questo scenario complesso, sfidante ed affascinante, la comunicazione deve essere in grado di seguire ogni evoluzione. Le aziende devono anch’esse adattarsi in modo proattivo alle nuove tecnologie e ai cambiamenti. Serve pertanto investire in formazione; beneficiare dell’automazione, per esempio i chatbot. Occorre personalizzare la comunicazione e infine esplorare nuove piattaforme e tecnologie oggi emergenti, valutandone la loro rilevanza per la propria azienda e ricordando che alla base di tutto c’è sempre un’Infrastruttura Fisica di Comunicazione.
Cosa possiamo aspettarci dal futuro? Cosa racconteremo fra cinque, o dieci anni?
Conosciamo la grande potenzialità che l’innovazione tecnologica ha nello stupirci con quanto di inaspettato ci prospetta da sempre. Il ruolo che rivestiamo è estremamente delicato, dovendo creare le condizioni funzionali, in grado di abilitare applicazioni e servizi IT, spesso non ancora attivate. Da sempre ricordiamo che la rete arriva prima di ogni altra tecnologia; spesso decenni, prima della stessa. Nel futuro possiamo quindi aspettarci che quello che preannunciamo oggi, sarà in opera e fra cinque o dieci anni potremo di certo affermare simpaticamente, che noi ve lo avevamo detto che sarebbe andata a finire così. Meglio allora prepararsi da subito.
Insomma, l’unica certezza che ci offre il futuro, anche limitandoci al solo settore della tecnologia, è il cambiamento. Meglio quindi essere pronti a raccontarlo fin da subito.