
L’Influencer Marketing è un asset molto importante sul quale investire, che permette alle aziende di poter far conoscere il loro brand a nuovi potenziali clienti: ma come orientarsi in questo mondo? E come fare a trovare gli influencer adatti?
L’influencer marketing è diventato una delle strategie più potenti negli ultimi anni. Si tratta di una forma di promozione di un brand, di uno specifico prodotto o di un servizio, che sfrutta la popolarità e la voce di un influencer per attirare nuovi segmenti di pubblico. Questi creator, che solitamente sfruttano piattaforme digitali e social come Instagram, TikTok, YouTube e così via, sono una sorta di versione 2.0 dei testimonial televisivi degli anni ’90 e 2000. Proprio come loro, si fanno portavoce di un prodotto, elencandone vantaggi o utilizzandolo nella loro vita quotidiana, oppure sposano i valori di un brand, facendone una buona pubblicità alla propria audience.
Queste personalità solitamente hanno un seguito fedele che li considera fonti affidabili per consigli e raccomandazioni su prodotti e servizi. Proprio per questo, per brand e aziende di diversa natura, può risultare molto utile collaborare con questi influencer al fine di raggiungere un pubblico più ampio e generare un impatto positivo sulla percezione del marchio. Ma come fare a individuare gli influencer più adatti per il tipo di brand che si vuole promuovere? Ne parliamo in questo articolo.
Influencer Marketing: le differenze tra i vari tipi di influencer
Come abbiamo avuto modo di osservare, gli influencer sono diventati un elemento sempre più importante nella strategia di marketing di molte aziende. Ma con così tanti tipi di influencer e diverse piattaforme social, può essere difficile individuare quale sia il più adatto per la propria attività. Solitamente, quando si parla di personaggi che si rivolgono a una nicchia specifica, si distingue tra micro, nano e genuinfluencer. Vediamo di che cosa si tratta e quali sono le loro caratteristiche.
Micro influencer
Questi influencer hanno un seguito e una community compresa solitamente tra 1000 e 100.000 seguaci. Tuttavia, hanno un’alta percentuale di engagement, ovvero interazioni con i loro post, da parte del loro pubblico. Questo significa che hanno una connessione stretta con i loro seguaci e possono essere molto efficaci nel coinvolgere il pubblico e aumentare la consapevolezza del marchio.
Nano influencer
Questi influencer hanno ancora meno seguaci, solitamente tra i 1000 e i 10.000. Anche in questo caso, i vantaggi possono essere la loro community, che solitamente risponde a una nicchia ben precisa e molto in target, ma anche l’alto tasso di engagement.
Genuinfluencer
Questi influencer non sono necessariamente famosi o con un seguito enorme, ma hanno una forte autenticità. Sono noti per la loro trasparenza e onestà, o come suggerisce la parola, per la loro genuinità nei confronti del loro pubblico, e possono essere molto efficaci nel promuovere prodotti o servizi in cui credono veramente.

Micro, nano e genuinfluencer: come integrarli in una strategia
Il mondo dell’influencer Marketing è cambiato molto negli ultimi anni. Se prima si consideravano parametri molto superficiali, come banalmente il numero dei follower, oggi lo scenario si presenta completamente mutato. Da un lato, il pubblico è più consapevole e attento a valori, credibilità e spontaneità, dall’altro le aziende hanno capito che non per forza un alto numero di seguaci corrisponde a una pubblicità efficace. Le figure di micro, nano e genuinfluencer nascono proprio da questo cambiamento: si tratta di influencer che puntano su nicchie di settore, magari più piccole rispetto alle community di personaggi con una grande risonanza mediatica, ma che possono portare più engagement e più risultati in termini di visibilità.
La scelta tra micro, nano e genuini influencer dipende da diversi fattori, come la nicchia di mercato sulla quale si vuole puntare, gli obiettivi di marketing e il budget che si ha disposizione. Prima di affidarsi a un influencer occorre studiare bene il suo profilo e analizzare il tipo di comunicazione, i suoi valori, la sua community e la piattaforma sulla quale potrebbe generare contenuti per il brand. Solo tramite un’analisi approfondita sarà possibile scegliere il profilo migliore con il quale stringere una collaborazione e andare a studiare i contenuti da realizzare.