La fase di prospecting è essenziale per un’azienda che lavora con il marketing online: ecco perché applicare una strategia di comunicazione convergente
Rivolgersi a utenti in target, trasformarli in prospect, cioè potenziali clienti e infine in contatti, lead o clienti a tutti gli effetti: questo iter è applicabile a qualsiasi business B2C che lavora con strumenti digitali e che si propone sulle principali piattaforme web.
Attirare i clienti giusti è fondamentale per qualsiasi azienda che voglia crescere esponenzialmente nel tempo, così come è fondamentale mantenere la relazione con i prospect per agevolare l’obiettivo finale della strategia di marketing: la conversione.
La domanda sorge spontanea: come fare a ottimizzare questo processo e a rafforzare la relazione con i prospect? Una via può essere applicare i principi del convergent marketing, ovvero di una comunicazione che si rivolge alle esigenze del singolo e intercetta in maniera precisa i suoi bisogni, le sue necessità e le sue aspettative.
Scopriamo di più in questo articolo di approfondimento.
La fase di prospecting: facciamo chiarezza
Prima di addentrarci appieno nell’argomento, occorre fare un passo indietro e comprendere meglio cos’è un prospect e che cosa prevede la fase di prospecting per un’azienda. Un prospect non è altro che una persona che rientra nel potenziale target al quale si rivolge un’azienda, che magari ha mostrato interesse ma con il quale non è stata instaurata ancora nessuna relazione diretta.
In parole povere, un prospect è un potenziale cliente o lead, un candidato possibile per entrare in contatto con l’azienda che sta cercando di raggiungerlo tramite le proprie comunicazioni.
Va da sé che l’attività di prospecting è quella fase in cui l’azienda, tramite azioni mirate di marketing, cerca di raggiungere più prospect possibili, offrendo a persone in target comunicazioni legate al brand, ai propri prodotti e servizi o promuovendo iniziative particolari.
Prospect e comunicazione convergente
Le aziende che comunicano sul web sono oramai tantissime e ciascuna di queste si ritrova a dover competere in un panorama sempre più complesso, dove non solo le strategie sono un’infinità, ma vi è anche il rischio di non riuscire a emergere dal rumore di fondo e di conseguenza risultare solo uno fra tanti.
Questo può essere un pericolo proprio durante la fase di prospecting: se un potenziale cliente ci ha conosciuto, magari entrando in contatto con le nostre comunicazioni sui social, iscrivendosi alla newsletter o facendo altre azioni ma senza convertire, è possibile che sia in una fase di indecisione. Magari altri brand hanno una proposta, in termini di prodotti o servizi simili o addirittura migliore della nostra?
Come fare, dunque, a trasformare un prospect in cliente a tutti gli effetti? Una soluzione efficace è applicare una strategia di comunicazione convergente. Per marketing convergente si intende una comunicazione che punta sulla coesione fra social media, smartphone e intelligenza artificiale. L’obiettivo è far sapere al nostro prospect che il brand è davvero interessato a lui e ai suoi bisogni, e questo è possibile segmentando la comunicazione il più possibile.
Questo tipo di marketing, infatti, si rivolge in modo meno preponderante a una audience generale ma punta più ai bisogni del singolo. Al tempo stesso, lo vuole fare in maniera non invasiva, ma piacevole e stimolante.
Nel pratico, questa strategia può essere applicata tramite strumenti di AI efficaci, come ad esempio l’email marketing automation, oppure delle ads che parlano agli utenti in base alle azioni che hanno compiuto precedentemente.
Ad esempio, è possibile impostare mail automatiche diverse per chi ha visitato il sito, chi si è iscritto alla newsletter o chi ha aggiunto al carrello ma non ha comprato, puntando dritti all’obiettivo di marketing che viene costruito sul singolo individuo. Lo stesso si può fare costruendo pubblici di retargeting ben segmentati e mostrando video, immagini e comunicazioni diverse nelle nostre ads.
Con questa comunicazione i vantaggi sono molteplici e la possibilità di fidelizzare un prospect aumenta per il semplice motivo che l’utente si sentirà al centro del messaggio, maggiormente coinvolto emotivamente e in definitiva più propenso a una azione di conversione.