Facebook strategia di comunicazione

Nelle scorse settimane un comunicato travisato ha fatto scoppiare il panico. Anche se Facebook non lascerà davvero l’Europa, è il momento di riflettere sulla nostra strategia di comunicazione.

Nelle scorse settimane una comunicazione di Meta in merito alla gestione dei dati degli utenti europei di Facebook ha fatto intendere che in assenza di una regolamentazione più definita di quella attuale, l’azienda avrebbe potuto dover chiudere le operazioni in Europa. 

Lo snodo fondamentale, come possiamo leggere nel documento ufficiale è la gestione dei dati degli utenti. In breve la differenza di gestione fra GDPR e le norme statunitensi si sta facendo incolmabile, in assenza di accordi specifici fra le diverse entità in gioco. L’intenzione di Meta, come specificato a posteriori, era quella di sottolineare un problema, senza avere la reale intenzione di chiudere in Europa, ma i media di mezzo mondo si sono sbizzarriti, soprattutto prima della smentita ufficiale. 

Sul merito della comunicazione e su GDPR si potrebbero aprire moltissimi ragionamenti, ma oggi proviamo a soffermarci sull’aspetto più pratico della notizia. Che, ribadiamo, è rientrata nel giro di pochi giorni. Ovvero: quanto impattano i prodotti di Meta sulla nostra strategia di comunicazione?

piano di comunicazione aziendale

Strategia di comunicazione senza Facebook, Instagram e WhatsApp? Possibile, probabile o impossibile?

Sicuramente molti comunicatori e marketer, prima di approfondire la notizia, hanno passato un brutto quarto d’ora. Perché ancora oggi è evidente, anche senza bisogno di numeri, lo strapotere dei prodotti di Meta nel campo dei social media. Che, a loro volta, oggi costituiscono ancora uno degli strumenti di comunicazione più potenti in termini di numeri

La minaccia di una eventuale loro assenza sicuramente ha fatto scattare la ricerca, almeno a livello informativo, di una serie di piani B.

In questo senso, si è aperta una riflessione senza dubbio interessante: esistono, oggi, altre strade per una strategia di comunicazione di successo?

Facciamo un semplice esercizio di stile, provando a immaginare quali potrebbero essere le alternative. Naturalmente, trattandosi di una semplice ipotesi, diamo per assunto che il problema coinvolga solo i prodotti di Meta e non l’interezza dei prodotti non europei.

I social media non finiscono con Meta

Ammettiamolo: i prodotti Meta, in particolare Facebook e Instagram, sono presenti nella maggior parte delle strategie di comunicazione perché si tratta del modo più rapido e immediato per arrivare al pubblico, in particolare quello mainstream. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare le numerose alternative che, in diverse verticalità, possono dare risultati ancora migliori. Oltre agli immancabili LinkedIn e Twitter, il cui uso in particolare nel campo B2B è consolidato, ci sono altri mondi da esplorare. Alcuni oggi vengono usati soprattutto per aumentare le visite al sito Web, ma possono dare ottime soddisfazioni anche e soprattutto con strategie dedicate. Da Reddit a Pinterest, passando per YouTube o anche la stella emergente TikTok insomma, le alternative non mancano.

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SEO e Motori di ricerca

Esisteva un tempo in cui il Web marketing era una disciplina molto più articolata. Anche oggi che i social media assorbono una parte considerevole delle risorse all’interno di una strategia di comunicazione, non dobbiamo dimenticare anche la presenza sui motori di ricerca. Che, anzi, in molti casi si comportano molto meglio dei suddetti. Non dimentichiamo, per esempio, che la maggior parte degli acquisti parte proprio da una ricerca. Nel caso di un ipotetico ridimensionamento dei social media, tornare a investire sulla SEO e sul Search Engine Marketing in generale potrebbe costituire una valida alternativa, soprattutto per le aziende che hanno funnel di conversione brevi e molto diretti orientati alla vendita. 

La comunicazione su media di settore: l’ufficio stampa è sempre efficace

Sappiamo che uno dei modi più efficaci per promuovere i nostri prodotti e servizi è quello di avvicinarci il più possibile al nostro pubblico. Questo è valido tanto nelle strategie di comunicazione digitale quanto in quelle di tipo analogico. In ogni caso, avere la possibilità di dialogare con i media di settore costituisce un importante valore aggiunto. Per questo, in una strategia di comunicazione andrebbe sempre aggiunto un ufficio stampa e/o un servizio di Digital PR: si tratta di attività che garantiscono visibilità e consistenza indipendentemente da terze parti e soprattutto con un livello di continuità ed efficacia difficilmente raggiungibile da altri strumenti di comunicazione.